Cosa è successo nel 2022: dall’Ucraina al Qatar, da Angela a Pelé

Scritto da il Gennaio 5, 2023

A ogni inizio di anno nuovo sembra emergere il bisogno di inquadrare che cosa sia stato quello precedente.

Potrebbe apparire come un vizio, in realtà rientra realmente nel novero delle necessità umane, una in particolare: trovare uno schema, sintetizzare.

Si fa tuttavia fatica a identificare un modello dentro lo scorrere dei calendari, basti pensare a quelli esistenti (gregoriano, giuliano, ebraico, cinese, islamico…).

Sembra quasi che il tempo, pur ingabbiato, voglia ribadirci una volta di più la sua natura fuggevole e la soggettività umana.

Nonostante tutto questo, le cose accadono. Belle e brutte, lutti e nascite, eventi di ogni tipo si susseguono.

Noi possiamo soltanto cercare di sintetizzare, perché trovare uno schema resta impossibile.

Per quel che riguarda il 2022 da poco finito in archivio, proviamo a rimettere in circolo i ricordi freschi, pescando un po’ avanti e indietro – a caso, insomma – lungo la dorsale di questa sorta di almanacco dell’anno dopo.

Dentro casa nostra il secondo Mattarella

Altare della Patria al Vittoriano di Roma

Altare della Patria al Vittoriano di Roma

Partiamo dal campanilismo e fissiamo negli occhi la data del 29 gennaio 2022, giorno in cui Sergio Mattarella è stato riconfermato Presidente della Repubblica italiana.

È il dodicesimo, dopo Napolitano il secondo a ottenere la riconferma, alle spalle del solo Pertini per quel che riguarda il numero di voti ottenuti (759 totali).

Mattarella, apparso decisamente sfiancato a fine mandato, forse non avrebbe voluto restare al Quirinale per un altro settennato.

Ma il senso del dovere di un uomo con profonde radici istituzionali ha prevalso.

La guerra in Ucraina

Il presidente ucraino Zelensky

Il presidente ucraino Zelensky

Il 24 febbraio è cominciata quella che il presidente Putin, a distanza di un anno, si ostina a definire operazione speciale.

Ma quello che le truppe russe hanno innescato invadendo l’Ucraina, non è stata altro che una guerra.

Un conflitto destinato forse a durare ben oltre i confini del 2023: sebbene siamo soltanto all’alba del nuovo calendario, appare difficile una risoluzione in tempi ragionevolmente brevi.

Dopo decenni, dunque, lo scontro armato è tornato a far parte della quotidianità europea.

Con esso la paura della deriva nucleare e il conseguente rischio di allargamento delle operazioni militari.

I celebri defunti dell’anno

Sua Maestà in visita di rappresentanza

Sua Maestà in visita di rappresentanza

Come sempre si fa la conta di chi non c’è più, di tutti quei volti che non ce l’hanno fatta a scavalcare il muro del 31 dicembre.

Ognuno nella propria storia personale ha dovuto e dovrà affrontare questo delicato argomento, tutti quanti siamo in ogni caso testimoni della Storia con la maiuscola.

Nel 2022 abbiamo salutato la Regina Elisabetta II (8 settembre), volata oltre i limiti del suo regno dopo 7 decadi con la corona.

Quasi sul fischio finale del calendario siamo stati costretti a dire addio a Pelè (29 dicembre), al secolo Edson Arantes do Nascimento, miglior giocatore di calcio del Ventesimo secolo e, ora, immaginato accanto al Pibe de oro Diego Armando Maradona.

Restando nel mondo del pallone, non ce l’ha fatta nemmeno Sinisa Mihajlović, che ha perso la sua partita contro il cancro il 16 dicembre.

Il primo mondiale sotto l’albero di Natale

Al posto delle renne, maglie biancocelesti; invece di Babbo Natale, Leo Messi.

Più o meno è stata questa la sensazione che in tanti (specialmente gli appassionati di calcio) hanno vissuto il 18 dicembre, giorno della finale del primo campionato del mondo di pallone a ridosso del Natale.

L’atto conclusivo della manifestazione voluta dalla Fifa in Qatar è stato lo spot migliore del calcio moderno: Messi contro Mbappé, Argentina contro Francia, il Sudamerica che reclamava un titolo vacante da due decadi – da 36 l’Albiceleste.

Una gara degna di un appuntamento del genere.

Peccato solo per la forzatura mediatica della premiazione con più ombre che luci. In tanti sensi.

Alcune notizie flash tricolori (e milanesi)

Per ragioni di tempo e spazio, ecco un breve carosello di altri eventi di casa nostra targati 2022: il 4 giugno è stata inaugurata a Reggio Emilia la RCF Arena, lo spazio concerti all’aperto più grande d’Europa.

Ad aprire, un mega concerto di Luciano Ligabue (103.000 spettatori). In Italia si festeggiava anche il compleanno numero 40 del terzo titolo iridato di calcio, in ricordo del Mundial ’82 e degli azzurri di Bearzot.

Il 13 febbraio si è festeggiato il decimo compleanno ufficiale della giornata internazionale della radio, voluta dalle Nazioni Unite nel 2012.

La data non è casuale: la prima trasmissione radiofonica risale infatti al 13 febbraio del 1946, giorno in cui venne ufficialmente fondata la radio dell’Onu.

I Rolling Stones hanno festeggiato i 60 anni di carriera (12 luglio) con un tour che ha toccato anche Milano il 21 giugno: unica data a San Siro, uno spettacolo da togliere il fiato.

È tornato a casa nostra l’Eurovision, grazie al successo del 2021 dei Maneskin: sede designata Torino, che dal 10 al 14 maggio ha ospitato la consueta carrellata di trash e musica.

Ultimo ma non ultimo: ci ha salutati Piero Angela.

E con lui se ne è andato un pezzetto di tutti noi.

 

 


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