Vasco Rossi e Luciano Ligabue: una rivalità solo per i fan

Scritto da il Febbraio 24, 2022

Vasco Rossi e Luciano Ligabue non hanno certo bisogno di presentazioni. Entrambi hanno scritto pagine indelebili nel grande libro della musica rock italiana; entrambi sono emiliani, sebbene Vasco arrivi dall’Appennino modenese e il Liga dalla bassa pianura vicina a Reggio; entrambi hanno avuto uno stretto contatto con il mondo delle radio libere. Eppure esiste e resiste un campanilismo, una ‘disfida’ tra le due fazioni di sostenitori: meglio Vasco o Ligabue? Ma perché è nato questo scontro?

LA MORTE DI MASSIMO RIVA

Massimo Riva e Vasco Rossi in concerto

Massimo Riva e Vasco Rossi in concerto

Siamo nel 1999: Massimo Riva, 36 anni, storico chitarrista e amico di Vasco Rossi, scompare il 31 maggio a causa di una crisi respiratoria, conseguenza di una fatale dose di eroina.

“Negli anni Settanta non avevamo molte informazioni”, è così che inizia Ligabue, qualche ora dopo, presentando allo Iulm di Milano il libro sulla sceneggiatura del  film Radiofreccia (tratto dalla raccolta di racconti Fuori e dentro il Borgo, ndr) che parla proprio di musica e droga. “Il pensiero comune era che si potesse smettere quando si voleva. Per i musicisti rock c’è ancora oggi l’alibi dello scotto da pagare per fare musica. Perciò secondo il galateo della perfetta rockstar, io che non mi drogo sarei fuori target”.

Le parole del Liga non piacquero. Nè a Vasco, né al suo entourage. “E’ morto un amico e invece del silenzio c’è chi, per accrescere la propria credibilità, ha scelto di speculare lanciando anzitempo inutili messaggi moralizzatori”, ebbe a dire il Blasco.

Un comunicato dello staff puntualizzava: “Questo addio silenzioso non preserva noi dal solito e banale chiacchiericcio moralista sui rischi della droga e bla bla bla… questa volta, però, non limitiamoci a scuotere la testa e a dirci fra amici che sono le regole del gioco, che il rock è maledetto e non conta più le sue vittime (e che Dio benedica Ligabue)”.

Il rocker di Correggio, saggiamente, fece un’eco limitata dal proprio Ufficio Stampa: «Si rifiuta di commentare, ma fa sapere tramite il suo manager di sentirsi amareggiato per essere stato frainteso».

LA SCELTA DEI FANS

Ligabue e Vasco in una ideale condivisione del palco

Ligabue e Vasco in una ideale condivisione del palco

Va da sé che, dopo questo episodio, i due schieramenti di fan iniziarono una difesa a spada tratta d’ufficio dell’uno o dell’altro. Una querelle, va precisato, che i due cantanti non hanno mai (o quasi mai) contribuito ad alimentare.

Di fatto sia Vasco che Ligabue non si sono più esposti in modo netto pubblicamente (forse potremmo rintracciarne un accenno nella canzone Caro il mio Francesco, del Liga, ma ne parleremo più approfonditamente sabato a Razione K).

Anzi, Vasco Rossi criticò Piero Chiambretti per aver confezionato una trasmissione televisiva tendenziosa che alimentava la rivalità fra i due cantanti. Ligabue, dal canto suo, si dichiarò molto vicino al rocker di Zocca durante la sua malattia.

Perché i fan, dunque, proseguono sulla strada di una lotta che non ha mai avuto senso né inizio? Probabilmente perché, come insegna la storia, essere fan (diminutivo di fanatico) elide di parecchio la capacità di giudizio logico. Basta entrare in uno stadio la domenica e attendere il fischio d’inizio per averne una prova. La musica non fa eccezione.

I PUNTI DI CONTATTO

Ligabue in una foto promozionale

Ligabue in una foto promozionale

Magari le cose che hanno in comune il Blasco e il Liga non sono 4850, come canta Daniele Silvestri nell’omonima canzone, però qualcuna si può trovare.

Detto dell’origine comune regionale, entrambi hanno un passato radiofonico, anche se in tempi differiti.

Vasco fu uno dei primi pionieri nel Far West delle radio libere.

Di più: fu tra i fondatori della prima radio libera in assoluto sul nostro territorio, quella Punto Radio che contribuì a ispirare lo stesso Ligabue nell’avventurarsi con altri quindicenni come lui alla scoperta dell’etere privo di legami con la Rai.

Altro dato di rilievo: la carriera di entrambi prese ulteriore slancio con il primo concerto di San Siro a Milano.

Per Vasco fu il 10 luglio 1990, dopo 12 anni di carriera; per Ligabue il 27 giugno 1997, al settimo anno da professionista.

Ma la cosa più importante che li lega è senz’altro la sensibilità. Senza di essa sarebbe stato impossibile inquadrare così bene, seppure in stili diversi, l’animo umano. Su questo dovrebbero concentrarsi i fan e, magari, auspicare un giorno un brano scritto a quattro mani.

Sarebbe il giorno dei giorni. O una splendida giornata. Oppure tutt’e due.


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