MICK TAYLOR: 73 CANDELINE ALL’OMBRA DEGLI STONES, MA CON STILE

Scritto da il Gennaio 17, 2022

Una delle numerose leggende sorte negli anni intorno ai Rolling Stones, e ancora molto in voga anche in certi locali di Milano, sostiene che si entrasse nella band da ragazzini per uscirne qualche anno dopo da vecchi.

Questo può bastare a spiegare perché Mick Taylor, chitarrista predestinato al rock e al blues, abbia scelto di abbandonare gli Stones ad appena 25 anni nel 1974? Certamente no, le ragioni sono almeno quattro. Forse molte di più, considerando tonnellate di sfumature.

LA VIA DEL BLUES

Sul fatto che Mick Taylor, 73 anni oggi, sia stato realmente un predestinato della musica non ci sono dubbi.

A nemmeno 17 anni anni fu invitato a suonare sul palco dell’Hatfield Polytechnic da John Mayall, non esattamente uno qualunque: cantante dei Bluesbreakers, polistrumentista e talent scout, Mayall aveva già estratto dal cilindro un certo Eric Clapton.

Mick Taylor comprese in quel preciso istante che la sua vita sarebbe stata dedicata alla musica. Grazie alla performance si guadagnò un passaggio per il tour americano dei Bluesbreakers, e il suo talento cristallino attirò l’attenzione dei Rolling Stones.

Il gruppo capitanato da Mick Jagger ha avuto il merito di innovare il genere Blues miscelandolo con un rock di stampo aggressivo, cosa che li contrappose sin da subito ai Beatles (la diatriba sui due schieramenti dura tutt’oggi, ma questa è un’altra storia che un giorno racconteremo).

Fu così che nel 1969 Mick Taylor venne contattato dagli Stones per sostituire in via temporanea Brian Jones, una delle resident guitars della band, alle prese con gravi problemi di dipendenza da droghe.

DA HYDE PARK A… HYDE PARK

Stones' tongue by Vale Arellano

Stones’ tongue by Vale Arellano

Brian Jones morì in circostanze mai del tutto chiarite il 3 luglio del 1969. Due giorni dopo, il 5, era in programma il concerto d’esordio di Mick Taylor, fissato ad Hyde Park per presentare il chitarrista ai fan.

Contando tutti i componenti che nel tempo si sono avvicendati all’interno dei Rolling Stones, arriviamo a 11. In pratica una squadra di calcio. Brian Jones era il fuoriclasse, ma Taylor non era e non è un panchinaro di lusso.

I 250.000 spettatori di quella sera se ne accorsero, anche se la critica ricamò sulla mancanza di tatto della band nel non aver voluto rinviare il concerto – che, per inciso, divenne un vero e proprio tributo a Jones.

Il tempo diluisce tutto, dolori e opinioni.

Nel 2013 e nel 2014, oltre trent’anni dopo la sua ultima esibizione con gli Stones, Taylor si riunì con Jagger e soci per il cinquantesimo anniversario della band, prendendo parte al tour successivo che toccò tappe di prestigio come Glastonbury, oltre al ritorno in pompa magna ad Hyde Park.

LE SLIDING DOORS DI TAYLOR

Se Brian Jones non soltanto fosse ancora vivo, ma avesse accresciuto il proprio contributo nella storia della band, che cosa ne sarebbe stato di Mick Taylor?

Non è dato saperlo, ma potremmo scommettere sul fatto che avrebbe comunque dato un impulso significativo allo sviluppo dello stile chitarristico rock e blues.

E se il neo settantatreenne non avesse lasciato gli Stones? Beh, quel che è certo è che anche senza di lui gli altri se la sono cavata piuttosto bene.

Ed è vero che lo stesso Taylor, seppur con lo stile che lo contraddistingue e l’aura di magia intorno al suo nome, ha vissuto all’ombra dei vecchi compagni.

Per fare un esempio: nel suo esordio solista, l’eponimo disco del 1979, la traccia di apertura è Leather Jacket, uno scarto delle registrazioni di Exile on Main St., album del 1972 degli Stones.

NON TUTTI SANNO CHE…

Gibson guitars by Nicholas Lazarine

Gibson guitars by Nicholas Lazarine

Stones o meno, Mick Taylor resta – soprattutto tra quelli che amano le Gibson – uno dei chitarristi simbolo di un’epoca.

Al di là delle frizioni con Keith Richards, dei tour estenuanti, delle guerre per i diritti d’autore su certi brani, del pensarsi pronto per andare da solo in braccio alla storia.

O forse per tutto questo insieme, chissà. Resta il fatto che tutti lo vogliano e lo abbiano voluto come ospite: radio, tv, soprattutto i colleghi nei loro live. Anche quelli di casa nostra.

Nel 1996, per esempio, Mick Taylor finì nei credits di Su e giù da un palco, album live di Luciano Ligabue, che ebbe l’onore e il piacere di suonare con l’ex Stones in una delle tante date live del periodo d’oro post Buon compleanno Elvis!

La chitarra inconfondibile di Taylor emerge in Hai un momento, Dio? e si può godere di un gustoso racconto in proposito nella prima raccolta di storie targate Ligabue, Fuori e dentro il borgo.

Storie d’altri tempi, storie di rock anni ’70. Storie leggendarie su leggende viventi. Alcune poco conosciute, altre monumentali. Come chi è uscito dai Rolling Stones a 25 anni tutto intero. 


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