Torre Branca, un nome e due storie intrecciate

Scritto da il Febbraio 28, 2023

La Torre Branca è una bellissima struttura metallica, uno degli edifici più originali e interessanti che vediamo spuntare tra le chiome degli alberi di parco Sempione.

Ha l’aspetto di un traliccio, ma è una vera e propria opera d’arte in cui si fondono eleganza architettonica e ingegneria.

La torre Littoria

Un dettaglio della vista dal basso della torre Branca

Dettaglio: vista dal basso della torre Branca

Il suo attuale nome, Torre Branca, ci parla di una storia.

Anzi, ne racconta due che s’intrecciano per crearne una nuova.

Quella di un traliccio di metallo, la torre Littoria, e la storia di una famiglia di origini piemontesi che costruì la sua fama internazionale partendo dalla città di Milano: i Branca.

La torre nacque con il nome di Littoria nel 1933.

Fu commissionata l’anno precedente dal Comune all’architetto Giò Ponti, agli ingegneri Cesare Chiodi ed Ettore Ferrari, per volontà di Benito Mussolini che voleva una torre di quel tipo all’interno del Parco Sempione.

Sempre per volere di Mussolini, in quegli anni venne creata una norma con uno specifico decreto che impediva alle nuove costruzioni di superare l’altezza di 108,50 mt.

Questa è l’effettiva “statura” della madonnina del Duomo: nessuno doveva poter soverchiare il divino attraverso l’umano.

La torre Littoria venne inaugurata il 10 agosto 1933 in occasione della Quinta mostra Triennale di Milano.

La struttura fu realizzata in sole 68 giornate di lavoro, costruita interamente con tubi innocenti.

Essa era servita da un moderno ascensore che raggiungeva la cima in 30 secondi. Alla sommità c’erano un piccolo ristorante con 12 tavoli e un belvedere.

L’arrivo dei Branca

Lo storico marchio Fernet Branca unito a quello della torre

Lo storico marchio Fernet Branca unito a quello della torre

La torre Littoria iniziò a essere trascurata dalla seconda guerra mondiale, cadendo in disuso e diventando inagibile, fino alla definitiva chiusura nel 1972.

Si dovrà attendere il 1990 perché l’epopea della torre possa proseguire: è di quell’anno l’incontro con la famiglia Branca, che l’acquista per ristrutturarla.

La storia pubblica dei Branca nacque invece parecchi anni prima, precisamente nel 1845.

Fu quello l’anno in cui Bernardino inventò il Fernet (amaro che porta il nome della famiglia) e fondò la Società omonima.

L’etichetta dell’amaro porta ancora oggi il celebre logo dell’aquila che afferra la bottiglia mentre sorvola il mondo.

Il marchio fu disegnato da Leopoldo Metlicovitz: pittore, illustratore e cartellonista italiano, considerato uno dei padri della pubblicità moderna.

La conquista del mondo partendo da Milano

Un altro punto di vista della torre

Un altro punto di vista della torre

Negli anni in cui sorse la torre Littoria, l’azienda Branca andava espandendosi a livello internazionale, conquistando i mercati europeo e americano.

Si racconta che l’amaro venisse consumato per curare il mal di mare nelle lunghe traversate oceaniche verso il Nuovo mondo.

È così che giunse persino a Buenos Aires, dove venne fondata una sede strategica e importante della distilleria.

La cosa straordinaria è che il Fernet, in Argentina, è una delle bevande più popolari.

Dagli anni ‘70 è infatti uno dei due ingredienti dell’aperitivo nazionale argentino, il Fernandito, un mix di Fernet y Cola, come dicono dalle parti di Cordoba.

Nei primi anni di vita della torre Littoria nacque a Milano la nuova sede dello stabilimento Branca, ancora oggi in via Resegone, con la ciminiera alta 55 metri a dominare gli edifici della distilleria.

Nel 2015 su questo fumaiolo è stato disegnato il murale più alto d’Italia, realizzato dal collettivo milanese Orticanoodles, pseudonimo di due street artists italiani di fama internazionale: Wally (Walter Compitelli) e Alita (Alessandra Montanari).

È un murale coloratissimo, che rappresenta le 27 erbe aromatiche parte dell’antica e segretissima ricetta dell’amaro.

Il museo e la nuova vita della torre

A giugno del 2009, in alcuni spazi della distilleria è stato inaugurato il Museo della Collezione Branca, che raccoglie e conserva oggetti e documenti della storia aziendale.

Una storia da preservare come parte integrante della memoria meneghina.

La Torre Branca fu riaperta al pubblico solo nel 2002, dopo la ristrutturazione che, per motivi di sicurezza, ha visto lo spostamento del ristorante-bar dalla sommità a una nuova struttura alla base.

Dalla cima è comunque possibile godere di una vista molto suggestiva: per alcuni è questo il più bel panorama di Milano.

Soltanto 6 minuti (questa è la durata prevista della sosta in cima alla torre) per gustare una vista a 360 gradi e a 108 mt di altezza.

Gli orari per le visite alla torre e al museo Branca sono disponibili sul sito museobranca.it


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